Roma, 28 mag. – La rete non e’ il luogo delle decisioni politiche, per questo servono ancora i partiti. Giorgio Napolitano, e’ tornato sul delicato rapporto tra partecipazione e democrazia e ha rinnovato il suo invito ai ragazzi ad aprire le porte della politica, anche con qualche “spintone”, ricordando pero’ che il ruolo dei partiti e’ imprescindibile e il web non li puo’ soppiantare.
Caro Presidente gli spintoni ora vengono dal web e mettono in evidenza tutto ciò che i politici hanno sempre ignorato, sia per pura, semplice disattenzione o ignoranza, sia per spiccata malafede, nonchè per il timore di infastidire i manovratori.
Infatti è grazie al web che si sta espandendo la consapevolezza sull’egemonia di poteri politici, economici e militari sovranazionali che stabiliscono a tavolino il destino economico e sociale degli stati, che progettano le guerre e creano artificialmente terremoti e mutamenti climatici, secondo gli interessi di lor signori, sacrificando le vite di milioni di persone.
Di fronte a questi avvilenti scenari ignorati dalla politica, confusa con un partitismo immobile e marcio, benvenuto il web, e lunga vita ai giovani; al loro sentire di una società umana che abbia al centro la dignità ed il bene delle persone.
La rete è già un fatto politico concreto, certo non è apparente come il teatrino politico, e forse proprio per questo lo è.
Caro Presidente il mondo si cambia con le idee ben chiare e ciò sta avvenendo grazie al web. Il difetto madornale della non -politica, spacciata per politica, è nell’avere travisato il fine, ossia la politica stessa che persegue il bene comune, mentre è il politico che è al centro della propria attenzione e si pone come fine ultimo dell’attività politica.
Frequentare di più la Rete, può servire a capire tutto ciò che riguarda le problematiche della società, del paese, della popolazione ed i bisogni della gente e capire quali decisioni è giusto prendere. E questo vale per tutti, Presidente.
La Voce del Garda