Salò ha origini ospedaliere che con ogni probabilità risalgono al tempo dei romani, come testimonia il nome del luogo. Il termine Salò, infatti deriva da “salus” termine latino che vuol dire “salute”. E qui apro una breve parentesi storica per dire che spesso la soluzione di alcune problematiche è semplicissima, ma nessuno la vede. Gli storici locali non ne hanno colto il significato, come sostiene Marcello Zane, nel volume “La excellente et magnifica Salò”, elencando le interpretazioni fantasiose di Bongianni Grattarolo, Giuseppe Solitro, ed altri illustri storici gardesani. E non a caso a pag. 14 il libro inizia con il titolo “Il mistero del nome”.
Neppure è difficile immaginare il motivo che ha spinto la burocrazia dell’antica Roma ad individuare la parola “salus” per indicare una località. A Salus i romani istituirono un luogo di cura di enorme importanza, soprattutto per la cura dei feriti, di ritorno dal fronte, delle legioni romane impegnate nelle guerre per la dominazione delle regioni del Nord. Inoltre uno dei maggiori problemi per una forza di occupazione era la cura sia dei nuovi abitanti, o coloni romani insediati nelle terre conquistate, sia la cura ed il soccorso per le forze
militari di occupazione. E con il nome “Salus”, si poteva facilmente individuare la località, ove ciò avveniva. Si può quindi ipotizzare che Salò sia stata, uno dei primi avamposti ospedalieri dell’antichità, soprattutto nella funzione di soccorso di retroguardia, per i soldati di ritorno dal fronte, quando le conquiste romane oltrepassarono i confini italici. Molti dei reperti rinvenuti a Salò nella necropoli del “Lugone” come borracce e dadi da gioco, in dotazione alle milizie romane e numerosissime ampolle vitree per la conservazione di balsami e medicamenti e perfino un bisturi, per l’esercizio medico, nonchè epigrafi di ringraziamento per la cura delle malattie, e per la guarigione ottenuta, avvalorano questa ipotesi.
Ed in seguito nel corso dei secoli, la città di Salò è sempre stata il più importante e costante centro sanitario della Riviera, non solo per la presenza dell’antichissimo nosocomio ospedaliero, ma per tutte le necessità e difese sanitarie della città e dei paesi limitrofi della Riviera, come nelle vicende che riguardarono le epidemie di peste, come testimonia l’erezione strategica del lazzaretto, verso la fine del 1400, per il ricovero dei malati e per la disinfestazione delle merci.
Una centralità comprensoriale sempre apprezzata dalla popolazione rivierasca per millenni e disattesa negli ultimi decenni dagli amministratori ospedalieri, proprio nel momento in cui l’aumento del numero di abitanti e l’avvento del turisti ne rendevano invece necessario il potenziamento e l’adeguamento. Pagati per danneggiarci, incredibile ma vero.
Claudio Maffei
– L’antico ospedale civile di Salò –
– L’antico accesso dal lago –
Anche Wikipedia ha riassunto tutte le interpretazioni riportate da Zane, ecco il testo: _Il nome Salò non ha una derivazione chiara. Alcune fonti lo fanno risalire al nome di una regina etrusca, Salodia; altre lo collegano ad un lucumone di nome Saloo; altre ancora al termine latino Salodium, che indicava le sale e le stanze di cui erano ricche le ville a lago di epoca romana.
Una spiegazione valida sembra essere quella che fa risalire il nome di Salò al fatto che la città era, anche nell’antichità, la capitale economica della zona, dove veniva depositata una risorsa importantissima come il sale. Già infatti nei tempi antichi era collegata al mare Adriatico attraverso i fiumi Mincio e Po. Il sale marino poteva quindi agevolmente risalire via nave fino a Salò._
La ricostruzione storica più veritiera è quella che combacia con il contesto storico e con i reperti archeologici recuperati in loco e cioè che il nome collimi per assonanza e significato con la collocazione di un luogo di cura per i soldati romani. La derivazione dal sale, che è accreditata come la più interessante, riguarda una risorsa che non esiste nel territorio e quindi è improbabile che i romani l’avessero così a cuore, diverso sarebbe se sulle colline adiacenti avessero estratto il sale, come nel caso di Salisburgo, il cui nome deriva dall’economia portante della città: l’estrazione di sale dalle miniere di salgemma delle vicine montagne.